20.12.14

L'inverno e l'elemento acqua


Dal So Wen (Canone di Medicina Interna): "i tre mesi d'inverno sono chiamati chiudere e tesaurizzare; l'acqua gela, la terra si screpola; nessuno stimolo viene più dall Yang (ci si astiene dal lavorare all'aperto). Ci si corica presto, ci si alza tardi, ci si rimette per tutto alla luce del sole. Si esercita il volere come sotterrati, come nascosti, come rivolti solamente verso di sè, come occupati a possedersi. Si sfugge il freddo, si ricerca il calore, evitando le traspirazioni, per paura di essere pericolosamente sforniti dei propri soffi. Ci si conforma ai soffi dell'inverno, via per il mantenimento della tesaurizzazione della vita. Andare controcorrente porterebbe danno ai reni, causando, in primavera, invalidità e reflussi, per insufficiente apporto all'impulso vitale".



L'inverno - DONG, è la stagione del buio, del freddo, il luogo dell'esilio ma anche della riserva nascosta dei fermenti di vita. Con l'arrivo del freddo c'è il sopravvento dello Yin, quindi il ritorno nella profondità, le relazioni tendono a congelarsi per tesaurizzare ciò che c'è di più intimo. 

L'elemento che corrisponde alla stagione invernale è l'acqua che è la sorgente della vita, il regno dell'oscuro, la matrice dello yang. L'acqua in inverno diventa ghiaccio, si solidifica, indurisce, ma non cambia la propria natura piuttosto si trasforma. Permane il fuoco vitale profondo che in primavera tornerà a riscaldare provocando la risalita dell'acqua trasformata in vapore.

L'organo corrispondente all'elemento acqua è il rene (i reni) che ha la funzione di conservare il soffio originario. Il rene è la casa dell'acqua e del fuoco, domina il metabolismo dei liquidi, assicura la raccolta delle QI. Con la respirazione profonda tonifichiamo l'energia renale, sosteniamo il rene. Il rene domina le ossa, produce il midollo, si manifesta nei capelli, si apre nell'orecchio. Attenzione, quindi, al sistema reni-vescica-ossa. manteniamo caldi i piedi, le orecchie e la fascia lombare. 

Gli aspetti psichici legati all'inverno sono la paura e il volere. La paura non patologica è prudenza, pensiero riflessivo che significa riprendere possesso di sè. Nella forma patologica la paura causa invece perdita di fermezza, cedimento, discesa, insicurezza, angoscia che blocca la volontà e impedisce l'azione. 



1.12.14

L'origine dello shiatsu

               Lo Shiatsu comunemente conosciuto è una forma di manipolazione 

     Si esercita principalmente con i pollici, i palmi delle mani, i gomiti e, in alcuni stili anche con nocche, ginocchia e piedi, senza l’ausilio di strumenti meccanici o d’altro genere.
    Affonda le sue radici nelle forme di manipolazione e trattamenti tradizionali orientali, arrivò in Giappone tra il VII e l’VIII secolo d.C. portato da alcuni monaci che avevano conosciuto le discipline corporee della MedicinaTradizionale Cinese.
La manipolazione viene considerata in modo secondario rispetto ad un processo di ristabilimento della salute, essa però assumeva in origine il significato pieno di pratica terapeutica.

L’anma, antica arte della manipolazione, è la combinazione di uno stimolo profondo, rivolto verso l’interno (la pressione di an) e di uno stimolo esterno rivolto invece alla superficie (lo strofinamento di ma) entrambi e insieme hanno lo scopo di suscitare un effetto di riequilibro globale. Anma è quindi un’azione statica e dinamica insieme.

Anshin in giapponese ha il significato di "animo sereno": in questa parola l’ideogramma an (tranquillo) è rappresentato da una donna sotto un tetto. Nella parola anma, ‘an’ è scritto con lo stesso ideogramma con l’aggiunta però di una mano. "An", la parola anma significa quindi avvolgere, sostenere con la mano; significa offrire tranquillità, restituire armonia attraverso la manipolazione.